Figlio delle mie stagioni travagliate figlio mio fiore profumato germogliato al sole dell'oblio.. Con che puntualita sei qui come un miracolo sei qui
Proprio al di la del Tevere venivi al mondo tu avessi potuto scegliere sarei nato anch'io lassu Parigi da comprendere raggiungerti vorrei tornare a
Magari toccasse a me prendermi cura dei giorni tuoi svegliarti con un caffe e dirti che non invecchi mai... Sciogliere i nodi dentro di te le piu ostinate
Guarda quanti segni un atlante il corpo mio Qui e passato il mondo riconosco il marchio suo Spavaldo ed insolente delicato non direi Credi a lui e non
Mi sforzo d'immaginare che tutto e a posto che tutto va intanto per non sbagliare mi sveglio e canto... qualcosa mi dice che sarebbe meglio pensassi
Qui dove sto si vede il mare conosco ormai i misteri suoi lui come me calmo ed inquieto lui come me sincero e qui dove sto il tempo e assente non lo
Prendimi prova a prendermi a bruciare le mie partenze adesso Muoviti tra le rapide del mio vivere con la mia esperienza Provaci a raggiungermi con il
Sul mio letto c'e scritto nessuno mi frega piu... Almeno a letto! Qui ci dormo ci mangio ci invecchio ed il sesso qui... e tabu Niente arrivi partenze