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Letras: Pippo Pollina. Madre.

Era presto, era mattina
quando tu mi accompagnavi a scuola
con la cartella piena di libri
sulle spalle di carta stagnola.
Il sole nero una palla di fuoco
sulle nostre strade buie
il sangue, la sete e il gioco
di fiori e di rugiade.
Ma tu madre dimmi cosa brucia
dentro il tuo petto d'argilla,
il tuo petto che nasconde qualcosa
dimmi di quale luce brilla.
E tu madre, raccontami ancora
di quanti buchi aveva il tuo maglione,
dimmi se e vero che solo allora
vi baciavate di nascosto a Natale.
Il vento muova i tronchi
rugosi delle palme,
e la polvere si alzava d'improvviso
sulle nostre sere calde;
ma bastava un niente davvero
perche il nostro piccolo cuore
battesse forte forte
di gioia e di dolore.
Ma tu madre, raccontami ancora
di quando l'acqua valeva qualcosa
e aspettavate con impazienza
un abito da sposa.
E tu madre, dimmi se e vero
che queste scarpe pulite
erano il sogno sincero
di mille sere d'estate.
E cerco qualcosa,
qualcosa di grande,
che mi faccia restare sveglio
fra tanta gente che dorme.
E cerco qualcosa,
qualcosa di vero,
che mi faccia guardare lontano
oltre questo sentiero,
oltre questo giardino
che sfiorisce al mattino.

Traduzione tedesca:
Fruhmorgens
als du mich zur Schule begleitet hast
mit dem Rucksack voller Bucher
auf meinen Schultern aus Stanniolpapier.
Die schwarze Sonne wie ein Feuerball
uber unseren dunklen Stra?en
Blut, Durst und das Spiel von Blumen und Tau.
Mutter, sag mir,
was in deiner tonernen Brust brennt
deine Brust, die etwas versteckt
sag mir, welches Licht sie erhellt.
Mutter, erzahl mir noch einmal,
wie viele Locher deine Jacke hatte,
sag mir, ob es wahr ist,
dass ihr euch damals noch versteckt zu Weihnachten gekusst habt.
Der Wind bewegte die rauen gefurchten Palmenstamme
und plotzlich stieg Staub auf
uber unsere hei?en Abende;
und es reichte wirklich eine Kleinigkeit,
um unser Herz zum Rasen zu bringen
aus Freude und Schmerz.
Mutter, erzahl mir noch einmal davon
als das Wasser noch etwas wert war
und ihr ungeduldig auf das Brautkleid gewartet habt.
Und Mutter, sag mir, ob es wahr ist
dass diese sauberen Schuhe
wirklich der Traum tausender Sommerabende waren.
Und ich suche etwas,
etwas Gro?es,
das mich wach halt
unter all diesen Menschen, die schlafen.
Und ich suche etwas,
etwas Wahres,
das mich in die Ferne blicken lasst,
uber diesen Weg hinaus,
uber diesen Garten hinaus,
der am Morgen verbluht.


(Dank an Judith fur den Text)